Le aziende di tutte le dimensioni sono state interessate dalle tariffe relative alla Cina di cui alla sezione 301 che sono state implementate nel 2018 ed attualmente coinvolgono i due terzi dei prodotti di origine cinese. Le informazioni strategiche fornite di seguito vi aiuteranno a determinare cosa queste tariffe potrebbero comportare per la vostra supply chain e quali misure potete adottare per massimizzare i potenziali rimborsi sugli oneri doganali.
La Sezione 301 del Trade Act del 1974 autorizza il Presidente ad adottare tutte le misure ritenute opportune, tariffarie e non, per affrontare ogni tipo di azione, di politica o di pratica sleale di un governo straniero che danneggi il commercio degli Stati Uniti.
Le tariffe per la Cina di cui alla sezione 301 sono state implementate nel 2018 dopo che un'indagine del Rappresentante per il commercio degli Stati Uniti (USTR) sulle pratiche commerciali cinesi ha rilevato che alcune politiche e pratiche di questo Paese erano irragionevoli o discriminatorie e danneggiavano le aziende ed i lavoratori statunitensi o ne limitavano l'attività.
In particolare, in base all'indagine l'USTR ha stabilito che la Cina:
In risposta a queste scoperte, gli Stati Uniti hanno imposto delle tariffe che aggiungono il 7,5% e il 25% a determinati prodotti importati dalla Cina, per un ammontare stimato pari a 173 miliardi di dollari in dazi accertati al 4 gennaio 2023.
Le tariffe si applicano ad un'ampia gamma di prodotti e sono state imposte in quattro tornate sotto forma di "Elenchi" su circa 550 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina ogni anno.
Elenco della Sezione 301 | Aliquota del dazio | Data di entrata in vigore | Valore delle merci importate |
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Elenco 1 | 25% | 6 luglio 2018 | 34 miliardi di dollari |
Elenco 2 | 25% | 23 agosto 2018 | 16 miliardi di dollari |
Elenco 3 | 25% | 10 maggio 2019* | 200 miliardi di dollari |
Elenco 4a | 7,5% | 14 febbraio 2020** | 300 miliardi di dollari |
Elenco 4b | Sospeso | Sospeso** | 300 miliardi di dollari |
*Le merci di cui all'Elenco 3 sono state soggette ad un dazio con un'aliquota del 10% a partire dal 23 settembre 2018, fino all'aumento al 25% con decorrenza 10 maggio 2019.
**Le merci di cui agli Elenchi 4a e 4b sono state soggette ad un dazio con un'aliquota del 15% prima che il 15 gennaio 2020 Stati Uniti e Cina sottoscrivessero la Fase uno dell'accordo economico e commerciale in base al quale l'aliquota relativa all'Elenco 4a è stata ridotta al 7,5% mentre l'Elenco 4b è stato sospeso.
L'indagine dell'USTR e le tariffe imposte hanno portato gli Stati Uniti e la Cina a firmare la Fase uno dell'accordo economico e commerciale nel gennaio 2020, che includeva l'impegno da parte della Cina di aumentare l'importazione di vari prodotti e servizi statunitensi per non meno di 200 miliardi di dollari nei successivi due anni. A seguito dell'accordo, l'aliquota del dazio per le merci nell'Elenco 4a è stata ridotta dal 15% al 7,5% e l'Elenco 4b è stato sospeso.
Nel maggio del 2022, l'USTR ha iniziato la revisione quadriennale obbligatoria delle misure adottate contro la Cina di cui alla Sezione 301. Per legge, le tariffe scadono dopo quattro anni a meno che un rappresentante di un'industria nazionale che ha beneficiato delle tariffe non presenti una richiesta scritta di prosecuzione.
Nell'ottobre del 2022, l'USTR ha annunciato la fase due della revisione quadriennale obbligatoria, facendo seguito alle richieste di prosecuzione da parte dei rappresentanti dell'industria nazionale, mantenendo le tariffe in vigore fino a nuovo avviso.
Nell'ambito della revisione, fino al 17 gennaio 2023 l'USTR ha richiesto commenti pubblici alle parti interessate in merito all'"efficacia delle azioni nel raggiungimento degli obiettivi dell'indagine, altre azioni che potrebbero venir intraprese e gli effetti delle azioni sull'economia degli Stati Uniti, inclusi i consumatori." L'USTR ha ricevuto 1.497 commenti pubblici, la maggior parte dei quali erano a favore della rimozione di alcune tariffe.
L'USTR sta attualmente effettuando la revisione dei commenti ricevuti e ha la facoltà di modificare o eliminare le tariffe su interi elenchi di prodotti specifici. Al momento della pubblicazione di questa guida, non erano disponibili le tempistiche relative al completamento di tale revisione.
L'USTR ha implementato un processo di esclusione per le tariffe di cui alla Sezione 301 nel dicembre 2018 e da allora ha pubblicato numerose esclusioni dagli oneri doganali di cui alla predetta Sezione. Questa opportunità ha dato alle aziende la possibilità di richiedere un'esclusione e/o di presentare domanda di recupero dei dazi relativamente alle esclusioni che erano già disponibili. Tuttavia, c'è molto lavoro da fare prima di poter richiedere il rimborso degli oneri doganali: non si tratta di un processo una tantum.
Tra i passaggi che potreste dover completare durante il processo di esclusione sono compresi quelli elencati di seguito:
L'Harmonized Tariff Schedule degli Stati Uniti (HTSUS) regolamenta ogni esclusione, quindi dovrete verificare i codici di classificazione a 10 cifre dei vostri prodotti indicati nei Capitoli dell'HTSUS dall'1 al 97 per assicurarvi che siano classificati correttamente.
La Customs and Border Protection (CBP) degli Stati Uniti può rifiutare una richiesta di esclusione qualora si scopra che un prodotto è stato classificato in modo errato.
La maggior parte delle esclusioni riguardano un prodotto specifico, il che significa che quelli della vostra azienda devono essere conformi alle specifiche descrizioni dell'USTR indicate nelle corrispondenti informative del Registro federale. Alcune delle esclusioni sono a livello di HTSUS e possono essere richieste a condizione che il vostro prodotto sia classificato correttamente.
Decine di esclusioni tariffarie continuano ad essere aggiunte tramite informative dettagliate nel Registro federale. Ad ogni esclusione viene attribuito un codice tariffario corrispondente a 8 cifre, ai sensi del Capitolo 99 dell'HTSUS, che è necessario per richiedere l'esenzione dagli oneri doganali in aggiunta al codice HTSUS a 10 cifre.
Ogni esclusione ha delle date di entrata in vigore e di scadenza che dovete tenere sotto controllo, sia per le dichiarazioni doganali future che per quelle passate. La scadenza per l'applicazione delle esclusioni varia a seconda di diversi fattori, come la data della dichiarazione doganale e l'esclusione applicata.
Per richiedere i rimborsi sulle dichiarazioni doganali precedenti, potete presentare una Post-Summary Correction, ossia una correzione del prospetto di sintesi della dichiarazione doganale presentata (PSC), entro il termine per la sua presentazione, ovvero fino a 15 giorni prima della data di liquidazione programmata, che è generalmente 300 giorni dalla data di presentazione del prospetto di sintesi della dichiarazione doganale. Se per la dichiarazione doganale è già scaduto il termine per la presentazione della PSC, potete impugnare la liquidazione entro il termine previsto per l'impugnazione, che è di 180 giorni dalla liquidazione della dichiarazione doganale interessata.
I mittenti che richiedono il rimborso dei dazi pagati in precedenza, sia attraverso una PSC che tramite un'impugnazione, devono essere in grado di fornire alla CBP la prova dell'idoneità (ad esempio, la documentazione del prodotto, illustrazioni descrittive, le specifiche del prodotto ecc.) qualora la CBP lo richieda. Essere sempre organizzati è fondamentale per individuare le opportunità e difendersi dai controlli della CBP.
Come potete vedere, ci sono molti passaggi e fattori da considerare durante il processo di esclusione tariffaria. Senza la tecnologia, le competenze o i dati giusti, questo processo può richiedere tempo per essere analizzato e ciò non include le esclusioni che riguardano un prodotto specifico, che rappresentano oltre il 96% di tutte le esclusioni e richiedono un'analisi più approfondita.
Tenete presente che i rimborsi considerevoli non sono appannaggio delle grandi aziende: anche le piccole e medie imprese possono identificare opportunità di rimborsi elevati e farne richiesta con esito positivo.
Potete vedere in modo semplice e veloce quali esclusioni avete richiesto con il nostro strumento U.S. Customs Analytics in Navisphere®.
È facile vedere i dati a livello di linea di fattura o SKU e identificare l'ammontare dei dazi aggiuntivi dovuti in base alle tariffe per la Cina di cui alla Sezione 301 e di altri dazi aggiuntivi, come le tariffe per l'acciaio e l'alluminio di cui alla Sezione 232. Potete anche determinare in che modo il rinnovo o la scadenza di queste esclusioni influirà sui costi allo sbarco.
Sapete come, da chi e dove vengono realizzati i vostri prodotti, dalle materie prime a quelli finiti? Molte aziende stanno ancora adattando le loro supply chain ed i loro processi produttivi in relazione alle tariffe della Sezione 301. Se state cercando di spostare i processi di produzione e/o assemblaggio nella speranza di evitare le tariffe della Sezione 301, prendete in considerazione la possibilità di richiedere una decisione vincolante per confermare in modo definitivo l'ultimo Paese in cui avviene la trasformazione sostanziale delle merci.
Poiché la verifica delle classificazioni dei prodotti in base all'HTSUS è un passaggio importante nel processo per l'esclusione tariffaria, potreste aver bisogno di assistenza per la revisione, per la classificazione o per l'ottenimento di una decisione vincolante relativamente alle vostre merci. Contattate il nostro team dedicato alla classificazione affinché vi aiuti a determinare quella corretta per un prodotto in base all'HTSUS e se tale classificazione comporta una riduzione dei dazi eventualmente dovuti.
Le modifiche alle tariffe ed alle esclusioni relative alla Cina di cui alla Sezione 301 sono continue e complesse. Iscrivetevi ai nostri Avvisi per i clienti per essere tra i primi a sapere quando avvengono dei cambiamenti.
Contattate uno dei nostri esperti Trusted Advisor® per ricevere un aiuto personalizzato per destreggiarvi nel processo relativo alle tariffe ed alle esclusioni di cui alla Sezione 301.